Dolore alle mani
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Di quanto siano indispensabili per compiere pressoché qualunque attività quotidiana ci si accorge soprattutto quando un dolore alle mani acuto o cronico impedisce di utilizzarle in modo naturale o ne limita in qualche misura i movimenti. Purtroppo, proprio in considerazione del largo uso che se ne fa e della complessità della loro struttura anatomica, la probabilità di sperimentare dolore alle mani di varia natura è abbastanza alta a ogni età e, soprattutto, dopo i 40-50 anni.

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Principali cause di dolore alle mani

Le possibili cause di dolore alle mani sono innumerevoli e diversificate. In bambini, adolescenti e giovani adulti, di norma, prevale il dolore alle mani acuto di natura traumatica, spesso dovuto a incidenti durante l'attività fisica o lavorativa o a cadute con appoggio inadeguato della mano e del polso. 

In età adulta, per chi pratica sport o svolge lavori che richiedono un intenso uso o movimenti ripetitivi della mano, del polso e delle dita, può manifestarsi anche un dolore alle mani "da usura", a causa dell'eccessiva sollecitazione di specifiche articolazioni e dei tendini. In questi casi, si tratta sempre di un dolore alle mani con una componente infiammatoria, che peggiora con il movimento e migliora con il riposo e che interessa principalmente la mano più usata.

A partire dai 40 anni, il dolore alle mani può iniziare a presentarsi in modo ricorrente o cronico come espressione di una malattia reumatica o infiammatoria su base immunitaria (come la gotta o l'artrite reumatoide) oppure in seguito ad alterazioni degenerative che comportano sofferenza di un nervo (per esempio, il nervo mediano nella sindrome del tunnel carpale) di un tendine (come l'estensore e l'abduttore del pollice nella tenosinovite di de Quervain) o delle articolazioni (come nell'artrosi della mano). 

Nel caso della sindrome del tunnel carpale e della tenosinovite di de Quervain, il dolore alle mani si localizza sul lato interno del polso, alla base del pollice (uno solo per volta) e può essere accompagnato da gonfiore, formicolii, difficoltà ad afferrare oggetti o scatto/blocco del pollice. 

Nell'artrosi della mano e nell'artrite reumatoide, il dolore alle mani è spesso bilaterale, associato a limitazione nei movimenti (soprattutto al mattino) e difficoltà di presa; nelle fasi più avanzate della malattia, si riscontra anche degenerazione articolare con formazione di protuberanze ossee e noduli.

Come alleviare il dolore alle mani

Sapere come comportarsi in caso di dolore alle mani è importante sia per ridurre il disagio sia per limitare l'invalidità che ne deriva. L'approccio da adottare per alleviare il dolore alle mani è legato alla causa acuta o cronica che lo ha determinato e alla presenza o meno di danni o alterazioni alle strutture articolari o tendinee.

Per esempio, un dolore alle mani acuto dovuto a un trauma e/o all'infiammazione di una capsula articolare o di un tendine deve essere gestito in prima battuta con il riposo e l'applicazione di ghiaccio più volte al giorno per 15-30 minuti ogni volta. In aggiunta, si può provare per alcuni giorni Spididol®, un farmaco antinfiammatorio non steroideo (FANS), a base di ibuprofene sale di arginina

Per evitare di compiere movimenti dolorosi e di mantenere posizioni inadeguate, il medico può consigliare l'uso di un tutore, durante il giorno e/o la notte. Questa strategia viene utilizzata soprattutto in caso di lesioni alle strutture articolari e tendinee, sindrome del tunnel carpale o di de Quervain. 

Al contrario, se il dolore alle mani è dovuto ad artrosi o ad artrite reumatoide, viene generalmente consigliato di ricominciare a muovere le mani, con cautela, il prima possibile, per evitare di promuovere l'irrigidimento articolare e la perdita di funzionalità. Inoltre, anziché il ghiaccio, può essere utile applicare calore per attenuare la rigidità. Anche in questi casi per controllare il dolore e l’infiammazione alle mani possono essere utili i FANS, assunti come da indicazioni del medico.  

In tutti i casi di dolore alle mani cronico/ricorrente, possono essere utili la fisioterapia e l'educazione a un uso più ergonomico delle mani, con apprendimento di gesti alternativi a quelli che causano dolore.

Quando rivolgersi al medico

In generale, dopo un trauma acuto di una certa importanza e quando il dolore alle mani si presenta moderato-grave, ricorrente, associato a limitazione dei movimenti e/o non controllato dal riposo, dall'applicazione di ghiaccio e dall'assunzione di FANS per bocca, è sempre raccomandabile rivolgersi al medico per approfondire la situazione e individuare la terapia più appropriata.

Nel caso della sindrome del tunnel carpale e della tenosinovite di de Quervain, dopo un certo tempo e il fallimento anche della terapia con corticosteroidi, diventa spesso necessario ricorrere alla chirurgia. Al contrario, per l'artrosi della mano e per l'artrite reumatoide gli eventuali interventi ortopedici sono proposti soltanto in casi selezionati.

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